
Il Legnano di nuovo al “Mari” vuole allungare ulteriormente la serie positiva
LEGNANO – Sfida con il NibionnOggiono per il Legnano ancora in casa per la domenica della Concezione.
E’ ormai recuperato Nava: “Lo recuperiamo si è allenato con il gruppo tutta la settimana sta bene – dice Mister Vincenzo Manzo – abbiamo avuto solo un piccolo problema con Foglio, una piccola contrattura al polpaccio subita martedì“. Il Capitano sarà valutato per vedere se aggregabile.
“Contro il NibionnOggiono ci aspetta una partita delicata contro una neopromossa: gli avversari sono partiti con grandi entusiasmi, facendo un buonissimo campionato finora,è una squadra molto organizzata, molto quadrata, ben messa in campo con buone individualità, non subisce tanti gol. E’ una partita da prendere con le molle, da non sottovalutare, da giocare da Legnano come abbiamo fatto finora, cioè con grande umiltà, spirito di sacrificio, determinazione, sperando che il campo sia migliore provando a giocarla di più“.
Sulla duttilità del gruppo: “Ho la fortuna avere un gruppo di ragazzi bravi, forte a 360 sia dal punto vista tecnico-tattico sia mentale: non ho fatto nessuna fatica a proporre alcune cose diverse, hanno la giusta maturità, se c’è qualcosa di nuovo che può migliorarci e renderci più forti, perchè non farlo? Alla fine il campo ci ha dato ragione, per me è stato facilissimo lavorare anche su un modulo diverso ma non su principi diversi, cercando di fare la partita giusta in base all’avversario“.
Questo è un Campionato di Serie D interessante: “Ad inizio anno avevo preannunciato il mio piacere a fare il girone B, perchè anche se per 7 anni ho fatto l’A, seguivo il B, le sue squadre, le conosco le sue piazze. Sapevo di affrontare un campionato con squadre blasonate, prestigiose, stadi belli, è molto stimolante ogni domenica andare anche in stadi dove c’è stata la A, la B e la C con un pubblico stimolante per la squadra che alleni. Sono convinto che il nostro sia un campionato di altissimo livello e sono contento di farlo.”
Difesa a 3 o 4 cosa cambia? “In fase di possesso palla potrebbe non cambiare niente, a 4 quando si spinge con un terzino l’altro viene dentro, in partenza si ha sempre una superiorità numerica nella catena centrale. In fase di non possesso dai l’opportunità ai due marcatori di avere un po ‘ più di fiducia nel lavorare d’anticipo perchè hanno la copertura dell’ultimo uomo. Non è solo un discorso della difesa a 3, perchè non è nulla questo schieramento, se i ‘quinti’ non fanno il lavoro giusto: se si è con 3 difensori e con i quinti che fanno le cose giuste, poi trovare nella peggior ipotesi una difesa a 4 scivolando bene con i 3. Insomma ci sono dei vantaggi ma il lavoro è quello che deve funzionare, perchè non esiste un modulo giusto, se no tutti farebbero quello ma esistono prima di tutto nel gioco del calcio dei concetti, delle proposte e la consapevolezza di fare tutto bene. In questo momento la difesa a 3 ci ha portato dei benefici, a volte si marca a 4, se un quinto in fondo a crossa,il quinto opposto deve essere bravo a scivolare: nella partita non esiste un modulo ben definito, solo al calcio d’inizio si parte con un modulo definito, ma lo stesso viene definito con lo sviluppo dell’azione in gara, perciò ci sono tanti moduli e bisogna seguire le azioni nel loro dipanarsi“.
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