Chiude Linate, voli a Malpensa: come cambia la viabilità e le ripercussioni sul territorio

Il trasferimento delle operazioni di Linate a Malpensa interessa l’Altomilanese
LEGNANO – Nel periodo che va dal 27 luglio al 27 ottobre l’aeroporto milanese di Linate rimarrà chiuso per un restyling che interesserà l’intera struttura del “Forlanini”. L’operatività dell’aeroporto non sarà però limitata, dato che tutte le operazioni di Linate verranno trasferite allo scalo di Malpensa (immagine Google Maps). Scelta che interesserà il nostro territorio, soprattutto per questioni legate alla viabilità e al traffico.
Il trasferimento delle operazioni di Linate a Malpensa aumenterà notevolmente il volume di traffico passeggeri nello scalo varesino, come se avesse una mole di 30 milioni di persone all’anno, 5,3 milioni in più rispetto ai dati registrati nel 2018. Numeri importanti giustificati anche dal periodo della chiusura del Forlanini, coincidente con quello estivo in cui gli spostamenti per le vacanze aumentano.
Le istituzioni locali, insieme con SEA e le forze dell’ordine, hanno provato ad organizzare al meglio sia l’aeroporto varesino sia le infrastrutture, creando ad hoc delle condizioni vantaggiose per i viaggiatori, soprattutto incentivando tipi di viabilità diversi, in modo da non intasare nessuno dei canali che portano a Malpensa.
La prima scelta è stata quella di potenziare Malpensa Express, il servizio su rotaia di Trenord che collega Malpensa alle stazioni milanesi di Cadorna e Centrale. L’incremento di posti quotidiano sarà di quasi il 50%, passando da circa 39mila a 58mila, grazie alla composizione allungata dei convogli.

Da Legnano la scelta migliore per prendere il Malpensa Express vacilla fra le stazioni di Rescaldina e Castellanza, presenti sulla linea Centrale-Malpensa, oppure la stazione di BustoArsizio, sulla linea Cadorna-Malpensa. Da Castellanza, per esempio, si impiegano 11 minuti per raggiungere il Terminal 1, 15 minuti per il Terminal 2.
Un’altra opzione, sconsigliabile però nelle ore di punta per questioni legate al traffico, già notevole quotidianamente sulla A8, anche verso Varese, è proprio l’autostrada, nonostante l’impegno degli organi competenti a garantire il massimo anche per questo vettore. Verranno diffusi i tempi di percorrenza tramite apposite segnalazioni luminose, inoltre, chi sceglierà di recarsi in auto a Malpensa e deciderà di lasciarla in custodia un uno dei parcheggi ufficiali dell’aeroporto, verrà rimborsato del 100% del pedaggio (tratta Milano-Malpensa). I circa 25 minuti che ci vorrebbero, teoricamente, per raggiungere Malpensa da Legnano, appaiono comunque un’utopia, forse per i viaggiatori sarà meglio armarsi di pazienza e partire con largo anticipo, oppure scegliere un percorso alternativo.
Meno interessante per il nostro territorio l’idea di condivisione taxi, con una tariffa fissa di 95€, con partenze però da Milano (via Gattamelata e Sammartini).
Nei comuni limitrofi all’aeroporto saranno potenziati i controlli al traffico da parte della PoliziaLocale, al fine di aiutare i viaggiatori in difficoltà e per smistare al meglio possibili ingorghi.
La prova sarà di quelle importanti, ma il territorio saprà rispondere alle esigenze di questo enorme trasloco? Un tasto poco toccato inoltre è quello legato all’inquinamento: Legnano e tutto l’Altomilanese si affacciano sull’arteria autostradale della A8, già sovraccarica ogni giorno di lavoratori e trasporti pesanti sull’asse Milano-Varese, saprà sopportare questo sforzo estivo, sia in termini di capienza sia in termini di qualità dell’aria?