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Focus tattico sul Breno finalista con i Lilla

29 maggio 2019 | 14:26
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Focus tattico sul Breno finalista con i Lilla

Le insidie che può portare la squadra di Mister Tacchinardi

LEGNANO – Il Legnano avrà a disposizione il doppio confronto nella finale con il Breno.

L’andata a Inveruno, cioè in casa dei Lilla, impone di fare di tutto per mettere al sicuro il risultato in vista del ritorno al Tassara.

La squadra di Mister Tacchinardi non è formazione che si perda nei calcoli e gioca un calcio poco speculativo e piuttosto offensivo, ricorrendo principalmente al 4-3-3. A questo schieramento si opporrà il collaudato 3-5-2 del Legnano di MisterFiorito. Difficile che ci siano infatti stravolgimenti tattici da una parte e dall’altra, subentrando a questo punto le motivazioni e la cura dei dettagli, anche se la tattica ha sempre la sua parte, perché il campo aiuterà chi saprà restare più ordinato nel suo modo di disporsi in campo e la grinta non dovrebbe mancare per personalità né da una parte né dall’altra.

Dopo il secondo campionato in Eccellenza, i camuni sono riusciti a centrare i playoff, con un gruppo parecchio rinnovato, dove ha dato l’addio anche un certo Signor Bomber come CarmineMarrazzo, che ricordiamo al Varese… Curiosamente visto le rivalità campanilistiche e calcistiche anche da quelle parti il Breno, pur della provincia di Brescia, è affiliato all’Atalanta.

Il tecnico MarioTacchinardi, al primo anno sulla panchina del Breno, non fa mistero di predicare un calcio propositivo, dove lo spettacolo faccia la sua parte e i suoi uomini provino ad imporre da subito il loro gioco.

I bresciani cercheranno dunque di provare magari a segnare un gol e starà ai Lilla prima di tutto non farsi cogliere di sorpresa e magari approfittare di qualche fase di squilibrio nell’undici avversario.

Nelle loro fila non ci sarà l’ala sinistra Ephraim O’Neal, che si è fatto cacciare via a Canelli con il passaggio in finale ormai cosa fatta. In questa gara sono scesi in campo il portiere Serio con i difensori Martinazzoli, Ndiou, Marku e Ghidini, i centrocampisti Masperi, Szafaran cresciuto nell’Argentinos Junior e Melchiori, autore del gol della vittoria a Canelli, con il tridente Nardi, Zagari e 0’Neal.