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La Rescaldinese vuole denunciare Sport Legnano

20 aprile 2019 | 13:41
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La Rescaldinese vuole denunciare Sport Legnano

Per l’articolo sulla sospensione della gara tra Virtus Cantalupo ed il club di Rescaldina

RESCALDINA (MI) – Pur non avendo ricevuto da parte della RescaldineseCalcio alcuna richiesta di eventuali rettifiche nè tanto meno alcuna richiesta di replica al nostro articolo pubblicato venerdì 19 aprile sulla sospensione della gara tra Virtus Cantalupo e il team di Rescaldina (che potete trovare QUI >>), riteniamo comunque doveroso da parte nostra pubblicare nella sua interezza il comunicato stampa che la stessa società ha postato sulla propria pagina Facebook www.facebook.com/AsdRescaldineseCalcio

Attendiamo con assoluta serenità l’evolversi degli eventi, compresi gli eventuali provvedimenti da parte della Giustizia Sportiva e del Comune di Cerro Maggiore (leggi nostro articolo QUI >>), riservandoci da parte nostra di tutelare nelle sedi più opportune il buon nome della nostra testata giornalistica.

COMUNICATO UFFICIALE RESCALDINESE CALCIO

In seguito agli articoli apparsi sui Social Network e su alcune testate giornalistiche circa l’accaduto durante la partita di recupero della 19^ giornata del Campionato di Seconda Categoria, girone M Legnano, disputatasi ieri sera [gioved’ 18 aprile 2019 – Ndr] alle ore 21.00 presso il campo di Via Asiago a Cerro Maggiore tra Virtus Cantalupo e Rescaldinese Calcio, la Società , nella persona del suo Presidente Sara Di Munno, unitamente a tutto il Direttivo riunitosi in assemblea straordinaria, rende noto che la suddetta partita sino al 25° del secondo tempo è stata regolare, vissuta nella massima sportività da entrambe le squadre e dai rispettivi giocatori.

Come riferito anche dal nostro capitano Carriero Francesco, alla mancata concessione dell’ennesimo fallo di mano evidente, confermabile anche dalla squadra avversaria e da tutto il pubblico presente, l’arbitro espelleva dal campo sia l’allenatore Giuseppe Boldorini sia Andrea Mantegazza, minacciando già di sospendere la partita qualora non fossero usciti celermente dal campo.

Stessa minaccia veniva fatta dal direttore di gara dopo pochi minuti con l’inspiegabile espulsione per seconda ammonizione, la prima per un fallo di gioco e la seconda per aver addebitato, secondo lo stesso direttore, al nostro tesserato Oghomnwenrie Alex Osamede, una parolaccia detta nei suoi confronti.
Tale parolaccia era in realtà stata detta da un giocatore della squadra avversaria dopo aver perso palla durante un passaggio finito a suo sfavore in fallo laterale. Qui le prime richieste di spiegazioni e le proteste da parte dei nostri giocatori nei confronti del direttore di gara.

Stessa sorte, e stessa minaccia di sospensione, avveniva dopo l’espulsione per rosso diretto a carico del nostro portiere, Christian Zucchella, dopo aver incitato i propri compagni con l’esternazione “oh sveglia!” che l’arbitro attribuiva invece nei suoi confronti.
Anche in questo episodio il direttore di gara minacciava il nostro Capitano di sospendere la partita se il compagno non si fosse apprestato ad abbandonare celermente il terreno di gioco.

Dopo pochissimi minuti estraeva il secondo cartellino rosso a carico del nostro giocatore Corradini Stefano, avvicinatosi a lui, forse troppo repentinamente per chiedere spiegazioni sulla espulsione a carico del compagno.
Da li la tensione causata dal comportamento del direttore di gara portava i giocatori a reagire, con sì troppa veemenza, mettendo in condizione l’arbitro, di ritrovatosi nel parapiglia generale di tutta la nostra squadra rimasta in campo, con probabili spinte tra i giocatori della nostra società, di spaventarsi a tal punto di sospendere realmente la partita. Questo dettato forse data dalla poca esperienza e dalla sua giovane età.

Una volta sospesa la partita e recatosi negli spogliatoi con entrambe le squadre, accompagnato dal nostro Vicepresidente Barbieri Giorgio e non, come dichiarato, dopo aver cercato rifugio nella panchina avversaria, identificava in Mensah Cedric, l’autore di una ipotetica spinta nei suoi confronti.

Non vi è stato nessun linciaggio nei confronti dell’arbitro.

Non vi è stata nemmeno alcuna rissa sedata da parte delle forze dell’ordine tra le tifoserie sugli spalti.

Non vi è stata nessuna rissa in campo tra le squadre né tanto meno rissa tra i nostri giocatori, a parte un acceso diverbio tra due giocatori, dopo il triplice fischio, per i quali verranno, appurati i fatti, presi eventuali provvedimenti.

I carabinieri stessi, chiamati probabilmente a tutela della grossa partecipazione in tribuna, più di 200 spettatori almeno tra cori, fumogeni e tamburi, non hanno ritenuto altresì necessario scortare l’arbitro fuori dagli spogliatoi, ne tanto meno addirittura accompagnarlo a casa, come invece falsamente dichiarato.

Chi gioca o ha giocato a calcio sa benissimo che in una partita in cui ci si gioca la salvezza c’è uno spirito di tensione molto alta, i nervi son tesi come corde di violino e comportamenti da parte del direttore di gara alquanto discutibili e poco lucidi, hanno portato a surriscaldare in modo molto acceso gli animi.
Ciò non giustifica tali comportamenti che vengono comunque condannati dalla Società stessa che comunica che prenderà provvedimenti nei confronti di chi si è reso partecipe di tali proteste verbali nei confronti del direttore di gara.

La scrivente società, nella persona del suo Presidente Sara Di Munno, convocato con carattere d’urgenza una riunione straordinaria del Consiglio Direttivo, si scusano comunque nei confronti della classe arbitrale e del direttore di gara per il comportamento non idoneo di alcuni suoi giocatori e si scusano anche con la società ospitante per aver compromesso il proseguo della gara.

Abbiamo inoltre dato mandato ai nostri legali di informarsi se ci sono i presupposti legali per una denuncia nei confronti della testata sportiva SportLegnano.it per il vergognoso articolo diffamatorio apparso in data odierna atto a ledere l’immagine di una società esistente sul territorio da oltre 96 anni, del suo Presidente e dei propri sostenitori, e di tutte le altre testate che hanno scritto affermazioni diffamatori senza darci alcun diritto di replica.

In fede,
Sara Di Munno
Il Presidente
ASD RESCALDINESE CALCIO