Levata di scudi per non abbattere lo stadio di San Siro
Fra i più polemici Massimo Moratti e Sandro Mazzola
MILANO – Fa discutere l’ipotesi di abbattimento di San Siro per far spazio ad un nuovo impianto sportivo poco più in là. Abbiamo raccolto le prese di posizione del No all’abbattimento del Meazza
Così Massimo Moratti: «Mi spiace davvero che si stia pensando di abbattere San Siro, per una doppia ragione: la prima concerne la visibilità e la comodità di uno stadio come quello di cui parliamo. Sembra di essere ad un cinema o ad un ristorante, la partita te la vedi benissimo, come fossi nel salotto di casa. La seconda ragione è di tipo sentimentale. Qui non parliamo solo di una struttura sportiva ma di qualcosa che fa parte della storia di Milano e dei milanesi».
Beppe Sala, sindaco di Milano: È buffo come la comunicazione nei tempi moderni distorca così spesso la realtà. Sulla questione stadio ho detto più volte (ai due club e agli organi di stampa) che a mio parere San Siro è la storia del calcio e che quindi considero la sua ristrutturazione la soluzione migliore. Se poi Milan e Inter preferiranno proporre un nuovo impianto, come Comune di Milano avremo il dovere di sederci intorno a un tavolo e ascoltare le loro ragioni, oltre, ovviamente, far valere le nostre. Non servono molte altre parole per spiegarsi, ciò riassume a pieno la mia posizione e, soprattutto, conferma quello che sto dicendo dal primo giorno del dibattito sullo stadio milanese
Beppe Bergomi: “L’ideale sarebbe avere uno uno stadio di proprietà ciascuno. Parliamo di due squadre che han fatto la storia del calcio mondiale. Buttare giù il Meazza sarebbe un delitto”
Sandro Mazzola: “Oddio mi sento male”. Milano oggi è una città bellissima, moderna, proiettata nel futuro, ma rispettosa anche del suo passato, una capitale ormai invidiata addirittura da Roma.
L’ex sindaco Gabriele Albertini: «Mi riuscirebbe difficile pensare a Milano senza San Siro, è la Scala del calcio. Non mi piacerebbe e sono contrario alla demolizione, vedrei meglio un restyling, quand’ero sindaco nessuno me l’ha mai proposto».