Giornate FAI di Primavera: il Museo di Caronno Pertusella è uno dei 1.100 luoghi aperti in 430 località in tutte le regioni
CARONNO PERTUSELLA (VA) – Il Museo Onda Rossa, dopo una lunghissima gestazione nella mente dell’Avv. Pierantonio Giussani, il suo curatore, cominciò a prendere forma nel 2015, all’intero di un calzificio industriale da donna in Caronno Pertusella.
L’idea dell’Avv. Pierantonio Giussani, così a lungo elaborata, era di creare un luogo, ove esporre modelli di vetture sportive italiane, in ambiente suggestivo, capace di dare emozione. Emozione, tuttavia, non fine a se stessa o limitata al balenio del singolo modello, Ferrari, Maserati, Alfa o Lamborghini che fosse ma capace di guidare il visitatore attraverso i valori degli uomini che qui modelli crearono e, più in generale, ai valori che, da sempre, hanno caratterizzato noi Italiani e che oggi, purtroppo, si vanno perdendo.
Ci riferiamo al lavoro, anzitutto, che, oggi, pare inteso come pausa noiosa tra due momenti di divertimento, anziché come l’unico modo di cui l’uomo dispone per essere davvero libero di realizzare se stesso nel momento in cui vive. Alla famiglia, poi, che insegna alle persone la differenza tra un ragazzo ed un adulto, l’importanza dell’affetto, il completamento di se stessi.
Alla solidarietà ed alla comprensione, che hanno reso noi Italiani così diversi dal resto del mondo. In altri termini, i visitatori del Museo, mentre proveranno emozione per la scenografia e le auto esposte, riceveranno anche un messaggio di libertà e di buon vivere, che io ritengo sia ciò di cui, oggi, abbia veramente bisogno la nostra società.
I dati del Museo, sono i seguenti:
– Superficie 1800 metri quadri
– N. di vetture esposte: 35/40 a seconda delle manifestazioni, cui il Museo partecipa
– Epoca di costruzione del fabbricato: anni 70
– Esempio di recupero di edificio industriale con diversa destinazione
Da tenere presente, all’interno del Museo, la sezione dedicata al modellismo d’arte, nonché l’attività di progettazione e costruzione di vetture, da pista e sportive, uniche al mondo.
Nel Museo, sono esposte vetture che – da sole – riflettono lo stato della società e del tempo, in cui sono state costruite. Ad esempio:
– Una FERRARI 330 GT 2 + 2 1^ serie del 1964, corredata dalla documentazione completa, dalla consegna ad oggi, che disegna gli anni magici in cui fu realizzata. Anni di speranza, di vitalità, di ricerca del bello. Anni protesi a superare se stessi, in nome di ideali, che, per la prima volta nella storia d’Italia, dal 476 DC, caduta dell’Impero Romano, portavano certezza, sicurezza e stabilità.
– Una FERRARI TESTAROSSA, 2^ serie, del 1986, vettura ancora oggi esposta al Museo d’arte moderna di New York, che riflette la voglia di rompere gli schemi tradizionali, alla ricerca di un nuovo modo di intendere la vita. Non più come accettazione passiva di comportamenti fissati da altri ma voglia di essere protagonisti del proprio esistere.
– Una FERRARI 612 SCAGLIETTI del 2004, di colore GRIGIO INGRID, ed interni in pelle blu totale, vettura di una bellezza struggente, con richiami ad un passato italiano, che si va perdendo nella nebbia del tempo
– O, ancora, un’Alfa Romeo Duetto del 1998, auto leggendaria, disegnata, come le altre citate da Pininfarina, forse la più bella autovettura di ogni tempo. Auto che ha attraversato i decenni, con vari modelli, a testimonianza di momenti in cui l’arte ed il bello, scendevano finalmente dal piedistallo in cui erano stati confinati fino ad allora, per diffondersi fra la gente.
Maggiori informazioni su www.museondarossa.it