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Alla scoperta del Museo Alfa Romeo Fratelli Cozzi

22 marzo 2019 | 08:39
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Alla scoperta del Museo Alfa Romeo Fratelli Cozzi

Giornate FAI di Primavera: il Museo legnanese è uno dei 1.100 luoghi aperti in 430 località in tutte le regioni

LEGNANO – Il Museo Fratelli Cozzi di Legnano raccoglie un’importante serie di automobili Alfa Romeo ed altri cimeli del prestigioso marchio automobilistico di Arese, creando uno speciale sodalizio fra il mondo dell’auto, del design e dell’imprenditoria.

Quando Pietro Cozzi, nel 1955, fonda la Fratelli Cozzi Spa, decide fin da subito di dedicare uno spazio per la collezione dei più importanti esemplari Alfa Romeo, creando ambienti idonei per ospitare un elegante allestimento.

Le automobili esposte, suddivise in berline, coupé e spider, rappresentano un patrimonio importante per la storia dell’automobile italiana e i documenti conservati nel Cozzi.Lab testimoniano il percorso commerciale, le tecniche di vendita e marketing dell’azienda che le ha vendute.

Il Museo ospita oltre 50 modelli di Alfa Romeo, perfettamente funzionanti, iscritti al RIAR (Registro Italiano Alfa Romeo) e conservati con preparazione da passerella. Tra questi spiccano due modelli unici al mondo: la 155 rossa, che conquistò il record mondiale di velocità sul lago salato di Bonneville negli Stati Uniti, e la Giulia 1600 TI Super quadrifoglio verde. A rendere speciale la Giulia è la sua colorazione “fumo di Londra” creata come prototipo, insieme ad un esemplare in rosso, ma poi prodotta solo in bianco, colore preferito dai piloti.

Punta di diamante è una 6C 2500 Freccia Oro, detta “Gobbone”, il pezzo più antico del museo insieme alla 2500 Sport 105 Hp, carrozzeria Farina, anno 1950.

La raccolta museale però non finisce qui: oltre al patrimonio automobilistico, si possono visionare documenti originali delle vetture, progetti di prototipi, più di 150 stampe originali, depliant, fotografie, oggettistica e riviste d’epoca del settore.

Nel Cozzi.Lab sono custoditi i trofei, creati in esclusiva per Alfa Romeo, dai maggiori artisti del ‘900 tra i quali Agenore Fabbri, Lucio Fontana, Luciano Minguzzi e Giò Pomodoro. Quest’ultimo ha creato, nel 1966, la celebre insegna alchemico-tecnologica “quadrifoglio” al centro di una ruota o un’elica o un disco volante di colore rosso Alfa, in alluminio “AL-SI 13”, da donare come portafortuna o da conservare come amuleto per le future vittorie”.

Maggiori informazioni su www.museofratellicozzi.com