
L’ex canturino sarebbe una manna dal cielo per il team biancorosso
LEGNANO – Ci eravamo più volte soffermati su come il trio Raffa-Thomas-Bortolani non poteva sobbarcarsi tutto il peso e la responsabilità di un attacco che grazie a loro tre produce quasi il 90% dei punti messi a referto. Ci si aspettava una certa continuità dagli altri elementi del roster, fattore che al momento invece latita in casa Knights: un valore aggiunto che manca come il pane a coach Mazzetti.
Ma se vogliamo veramente addentrarci in un discorso tecnico-tattico dobbiamo anche far notare come la squadra abbia delle lacune strutturali che nascono da molto lontano. In tempi non sospetti, quando Maurizio Basilico in pochissimi giorni in fretta e furia aveva dovuto ridisegnare una squadra che ad inizio luglio non esisteva praticamente piu…
Le molteplici partenze ma sopratutto il pesante ridimensionamento del budget hanno letteramente stravolto il lavoro del D.S., che in pochi anni aveva portato ad essere il Legnano Basket da Cenerentola del campionato ai vertici della Lega2 con risultati storici per il club, come il terzo posto finale della regoular season 2017/18, a cui aggiungere due partecipazioni ai playoff nell’ultimo biennio.
Oggi parleremo del roster e di alcune lacune che secondo noi hanno influito e non poco nella stagione della squadra del presidente Tajana.
Anthony Raffa tutto è tranne un playmaker a cui si puo’ affidare le chiavi della squadra, a maggior ragione se poi parliamo di un gruppo con all’interno già molti giovani che fanno fatica a crescere sia tecnicamente che sotto l’aspetto della personalità. L’ex Roma ed Orzinuovi più volte quest’anno, nei momenti caldi delle partite, ha spesso commesso errori di lettura del gioco e scelte azzardate che sono costate care ai Knights.
Specialmente a difesa schierata, il buon Anthony non ha una visione periferica a 360°, nè tanto meno il timing specialmente sul pick and roll, e sugli adeguamenti dal lato debole, tenendo spesso la palla su un lato con troppi palleggi, portano come conseguenza il far adeguare in fretta la difesa avversaria, togliendo ritmo, continuità e fluidità a tutto l’attacco.
Non a caso sono giorni che si parla di un interessamento da parte della società verso Marco Laganà, playmaker in forza alla Pallacanestro Cantù, giocatore che non trova spazio in serie A e che sta vagliando l’ipotesi di poter giocare da protagonista in Lega2.
Laganà sarebbe una vera manna dal cielo, se si riuscisse nell’impresa di portare il play canturino nella Città del Carroccio, con un regista puro a dettare i ritmi e con lo spostamento di Raffa nello spot di guardia, ruolo dove la guardia USA potrebbe diventare un valore aggiunto grazie alle sue qualità in 1c.1 nel tiro da fuori e in transizione dove è letteralmente immarcabile.
Al momento ci sono stati solo dei contatti con il procuratore del giocatore, staremo a vedere nelle prossime ore…