



L’ultimissima chance sarà a giugno, a un prezzo particolarmente appetibile rispetto alle richieste iniziali del tribunale
SARONNO – Base d’asta 7 milioni, quattro in meno degli 11 iniziali dell’anno scorso, offerta minima di 5.280.000 euro. Anche questa volta nessuno si è fatto avanti per comprarsi un pezzo di storia italiana, quella dell’Isotta Fraschini.
Fondata nel 1900 come “Società milanese d’automobili Isotta Fraschini & C.” da Cesare Isotta e i fratelli Vincenzo Oreste Antonio Fraschini, l’azienda si occupava di assemblare parti e componenti di veicoli di provenienza straniera.
Nel 1904 divenne “Isotta Fraschini S.p.A. Milano” e per molti anni progettò e produsse motori eccezionali per impieghi aeronautici, navali, civili, militari e veicoli sia per uso civile che militare.
Negli anni ’30 la fabbrica trasferì sul territorio di Saronno alcuni suoi stabilimenti ed anche successivamente a causa dei bombardamenti di quelli di via Monterosa a Milano durante la Guerra. Creando così a Saronno un’importante realtà industriale.
Poi il lento declino fino all’asta odierna.