
Il borsino del Legnano Basket dopo la brutta sconfitta contro la Leonis Roma
LEGNANO – Anche questa settimana dobbiamo ancora mettere i “puntini sulle i” su alcune prestazioni che non t’aspetti, mentre in sala stampa Capitan Ferri (nella foto) si prende tutte le responsabilità di un gruppo che sembra non avere più fiducia anche in virtù di una classifica che, matematica a parte, sembra non dare via di scampo ai Knights condannati molto probabilmente a giocarsi tutto nei playout.
CHI SALE ⇑
CAPITAN FERRI – Si prende tutte le responsabilità, anche con dichiarazioni senza mezzi termini, mettendoci la faccia per una gara scialba, molle, con un atteggiamento e un approccio alla partita da parte di molti che lascia un pò perplessi. L’impressione è che proprio nel momento topico della stagione sembra aver preso il sopravvento una certa sfiducia e uno scoramento che non è certo un buon segnale per il prosieguo della stagione.
L’ex Bergamo protagonista di tante battaglie, giocatore navigato di queste categorie, questa domenica l’ha percepito e non è stato un caso la sua presenza in sala stampa nel dopopartita dopo la debacle contro la Leonis Roma. Un modo per far capire a tanti di non mollare anche perchè alle porte ci saranno dei playout d’affrontare contro una formazione del girone est di Lega2 che notoriamente è più qualitativo, almeno da quello che si è visto negli ultimi anni.
CHI SCENDE ⇓
RAFFA & THOMAS – Non mettiamo in dubbio il valore di due giocatori che nel “bel paese” potrebbero giocare tranquillamente anche nel massimo campionato, ma quello che è uscito fuori domenica è una prestazione che va letta sotto due punti di vista: la prima considerazione è di natura tecnico-tattica con letture del gioco, forzature e palle perse a grappoli, senza mai mettere in ritmo i compagni. La seconda considerazione è molto più grave della prima, ossia un atteggiamento e un linguaggio del corpo ai limiti della superficialità. Loro che dovrebbero essere i giocatori guida, trascinare e dare entusiasmo sono stati invece i primi attori di un film a scena muta, portando con sè nella mediocrità anche il resto di un gruppo che certamente non gode del talento dei due USA. E se fossi nello staff tecnico di quest’ultimo aspetto mi preoccuperei parecchio, perchè i due americani sono i giocatori sui quali tutti stanno riponendo grosse aspettative per una salvezza che se vuole essere perseguita, va raggiunta anche con altre caratteristiche che vanno al di la dei valori tecnici. Dimostrando con le unghie e con i denti che non si vuole mollare un “centimetro”, tutte cose che al momento, onestamente, non vediamo proprio in questo gruppo…