


Riviviamo le due gare principali della competizione sangiorgese
SAN GIORGIO SU LEGNANO (MI) – Dominio africano nella gara maschile, prima volta della Turchia in quella femminile ed ottimi piazzamenti degli Azzurri. Questa in estrema sintesi quanto visto domenica 6 gennaio alla 62a edizione del Campaccio.
ECCO LA VIDEO SINTESI
In campo maschile podio tutto africano, con lo splendido finale che ha visto l’etiope Hagos Gebrhiwet vincere con il tempo di 29’18” davanti al connazionale Selemon Barega, finito a 4″ di distacco. Terzo posto per l’ugandese Albert Chemutai che ha chiuso in 29’23”. Dietro di loro due azzurri, rimasti nel gruppo di testa per buona parte della gara ed autori di una gara di grande livello: l’atleta delle Fiamme Oro Yeman Crippa (29’56”) e l’ingegnere pisano dell’Esercito Daniele Meucci. La loro è stata una prestazione che ha dimostrato ancora una volta come se queste distanze l’Italia c’è ed in futuro potrà certamente togliersi delle belle soddisfazioni.
Da segnalare la disavventura in partenza di Barega, che pochi secondi prima del via si è allontanato dalla linea di partenza per gettare il cappellino, cosa che lo ha costretto a partire con un leggero svantaggio, subito recuperato, anche grazie alla sportività del connazionale Gebrhiwet, che a fine gara ha spiegato così: “Mi ero accorto che Barega aveva avuto un problema in partenza e mi è sembrato giusto aspettarlo.”
Una volta fatto rientrare nel gruppo Gebrhiwet lo ha però tenuto sotto stretta osservazione: “Avevo però timore della sua volata così ho allungato nel finale per tutto l’ultimo giro per conquistarmi un vantaggio che mi desse sicurezza. E così è stato, ho costruito un bel margine che mi ha consentito di vincere.”
Barega ha commentato così l’episodio: “Non mi era mai accaduta una cosa simile, speravo mi aspettassero per lo start ma va bene così. Per fortuna sono riuscito subito a chiudere il gap e rientrare in gara.”
Sprizzava felicità da tutti i pori il primo italiano giunto al traguardo, Yeman Crippa, che nel dopo gara è stato letteralmente sommerso dall’abbraccio dei tanti giovani atleti presenti per le gare del mattino: “E’ sempre bello il Campaccio, sono cresciuto con questa gara e provo a esserci ogni anno. Sono davvero contento per come è andata e per essere riuscito a stare con questi grandi campioni quasi fino alla fine. E’ vero il ritmo non era elevato però ci ho provato e sono arrivato ai piedi del podio. Prima o poi ce la farò”.
In campo femminile la tre volte medaglia d’oro agli Europei di cross Yasmin Can ha dominato la gara, chiusa con il tempo di 19’21”, con un vantaggio di 16″ sull’etiope Silenat Ysmaw. Dietro di loro, con il tempo di 19’46” la keniana Caroline Chepkemoi e l’israeliana Lonah Chemtai Salpeter (19’58”). Ottimo quinto posto, in 20’24”, per l’Azzurra Sara Dossena, autrice di una gara molto brillante: “Ho spinto fin dall’inizio, volevo andare il più forte possibile e così ho fatto, senza risparmiarmi in alcuna maniera. Il Campaccio è magico, i tifosi ti spingono da quanto urlano il tuo nome, stupenda sensazione. I cross secondo me sono poi davvero utili per la preparazione delle gare su strada ed io in questo 2019 voglio riscattarmi da un 2018 dove non sono riuscita ad esprimermi sempre al meglio. E’ vero che ho fatto il personale alla maratona degli europei di Berlino, però poi è saltata New York. Ora andrò in Liguria qualche settimana per preparare una maratona primaverile“.
“E’ un percorso davvero spettacolare questo, poi con questo clima secco e asciutto sembrava di essere in pista – ha commentato la vincitrice Yasmine Can – Ho voluto tenere da subito un ritmo alto, sì ho forzato per crearmi un vantaggio da poter gestire”.