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Buona la prima in casa di Milano

21 ottobre 2018 | 20:43
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Buona la prima in casa di Milano

Prestazione di carattere dei meneghini, spinti da capitan Piano

BUSTO ARSIZIO – Milano priva di Abdel-Aziz, fermato da un problema alla schiena, premiato comunque ad inizio partita come migliore ace della scorsa stagione, la Revivre è quindi da Alessandro Tondo, in diagonale con Sbertoli, poi Kozamernik-Bossi al centro, con Maar-Clevenot in banda, Pesaresi libero.

Risponde Padova con Torres-Travica sulla diagonale principale, poi Polo-Volpato e Louati-Randazzo, Danani libero.

Partita che inizialmente sembrava la replica dell’esordio in campionato a Ravenna, con Padova nettamente più in palla, poi l’ingresso di Piano, premiato MVP, e Basic ha scombinato i piani degli ospiti, garantendo a Milano una vittoria senza dubbio non facile, ma sicuramente di carattere.

Milano ha infatti saputo ribaltare, oltre allo svantaggio di un set, anche numerosi punti di gap all’intero dei singoli parziali, dimostrando voglia e un gioco concreto.

Non è bastato a Padova invece un grandissimo Torres, autore di 22 punti e cannoniere indiscusso della gara, lasciato però troppo solo nei momenti topici.

PRIMO SET: 0-1 (6-8) (11-16) (19-25)
Inizio punto a punto fra Milano e Padova che non mollano un colpo e rispondono con carattere agli attacchi l’uno dell’altro, forzando anche parecchio a servizio fin dalle prime battute e commettendo così vari errori (7-9), ma Padova ha una marcia in più nell’opposto Torres.

Molto potente il muro patavino che interviene spesso con tre elementi sottorete, rendendosi così insuperabile, soprattutto grazie a Polo. Non convince invece Milano in questa fase del primo set, tanto che Giani prova a rimescolare le carte in tavola per quanto riguarda la fase offensiva, con Basic per Clevenot, ma il punteggio pende sempre verso la Kioene (14-19).

I meneghini accorciano leggermente le distanze a causa di alcuni errori ospiti, un out e un’invasione, oltre a un mani out conquistato da Tondo che, suo malgrado, prende la rete da servizio, regalando così il set a Padova.

SECONDO SET: 1-1 (8-2) (16-13) (25-23)
Avvio prorompente per la Revivre, forte anche della presenza in campo di capitan Piano, gettato nella mischia da Giani per Bossi, e subito il n.11 piazza quattro punti, tra cui un muro e due ace, marcando il territorio con la propria autorevolezza. Sbertoli e Maar si uniscono alla festa e Milano vola sull’8-2.

Stephen Maar si scatena e mette a terra due punti prepotenti, poi Milano si rilassa, consentendo a Padova un piccolo rientro, con il solito Polo a muro, poi lo stesso prende un mani out (12-7).

Padova spinge sull’acceleratore, prova anche Cottarelli a servizio per Volpato, ma il n.7 la mette fuori, poi Milano mette Clevenot in seconda linea per Maar, ma la verve iniziale si spegne gradualmente (18-15) e, complici l’ace di Travica e i due punti di Randazzo, la Kioene si rifà a -1.

Finale concitato, con Travica che si prende anche un cartellino giallo per proteste, dopo un video check richiesto da Giani che garantisce un punto a Maar, strepitoso anche in ricezione, con il 43%. Veneti che si tengono alle costole milanesi ma alla fine l’out da servizio di Randazzo, costretto a forzare, manda Milano sull’1-1.

TERZO SET: 2-1 (5-8) (16-14) (25-23)
Volpato prende in mano la Kioene, letteralmente, con tanti ringraziamenti da parte dei compagni: due muri e un primo tempo spediscono Padova sul +4, senza troppa fatica, mentre Milano rimane annichilita, costringendo Giani a chiedere il time out (0-4).

A Volpato si sostituisce Torres come trascinatore dei suoi, così il tabellino recita 3-7, ma il cuore di Milano è grande e Piano lancia la rincorsa agli avversari con un muro potente sulla pipe di Torres, poi Maar e doppio Tondo sbriciolano lo svantaggio: 7-8.

Priva di Abdel-Aziz, Milano ha bisogno di un vero trascinatore, che oggi porta il nome di Matteo Piano (75% in attacco in questo parziale): nel momento più difficile della partita (Cirovic per Randazzo) piazza due primi tempi e un muro che permettono di mantenere quel punticino prezioso sulla Kioene, con l’aiuto di Kozamernik, anche lui fondamentale in primo tempo (17-15).

Sul 20-20 Izzo e Maar prendono il posto di Basic e Clevenot (da poco subentrato al canadese) ed è azzeccatissima la mossa di Giani, con Maar che, nel muro a tre, manda subito a terra il punto del +1. Padova ci crede e mette Premovic al servizio per Volpato, ma il m.12 sbaglia subito da fondo campo, mentre Milano vede la luce e con Basic non ci pensa due volte a chiudere i conti.

QUARTO SET: 3-1 (8-7) (16-14) (28-26)
Dopo i primi scambi giocati in sostanziale parità, senza che nessuna delle due squadre dia l’impressione di poter imporre il proprio gioco sull’altra, ecco che il muro di polo e la pipe di Louati portano la Kioene sul +2, vantaggio patavino che incrementa dopo l’out di Basic (9-12), e Giani rimanda in campo Clevenot che piazza quasi subito l’ace del pareggio.

Non si può dire che il primo tempo sia un fondamentale sconosciuto nella metà campo di meneghina, con Piano e Kozamernik che ne mandano a terra tre quasi consecutivamente, in mezzo un ace di Tondo, per il 16-14. Padova fatica ora in ricezione, con un po’ di confusione in fase difensiva, e la Revivre ne approfitta.

La reazione di Padova è veemente, soprattutto con Torres, ma Milano non molla un centimetro e, spinta da Clevenot e Tondo, riesce ai vantaggi a guadagnarsi la tanto sospirata vittoria.

REVIVRE AXOPOWER MILANO-KIOENE PADOVA 3-1
(19-25; 25-23; 25-23; 28-26)

REVIVRE AXOPOWER MILANO: Hoffer (L, ne), Basic 7, Kozamernik 9, Izzo, Sbertoli 3, Tondo 12, Maar 15, Gironi (ne), Piano 11, Bossi 1, Clevenot 5, Pesaresi (L). Allenatore: Giani. Secondo allenatore: De Cecco.

KIOENE PADOVA: Polo 6, Bassanello (L, NE), Louati 6, Cottarelli, Cirovic 1, Sperandio (ne), Volpato 9, Torres 22, Premovic, Travica 4, Lazzaretto (ne), Randazzo 14, Danani (L). Allenatore: Baldovin. Secondo allenatore: Cuttini.

ARBITRI: Zavater, Boris, terzo arbitro Lambertini.

SPETTATORI: 1347

MVP: Matteo Piano (Revivre Axopower Milano)

NOTE:
REVIVRE AXOPOWER MILANO: 9 muri, 8 ace, 20 errori in battuta, 40% in attacco, 18% in ricezione.

KIOENE PADOVA: 12 muri, 3 ace, 25 errori in battuta, 44% in attacco, 18% in ricezione.