Attacco polemico di Nicola Bernocchi, pronipote del senatore che scrive una lettera aperta ai legnanesi
LEGNANO – “Sono semplicemente rattristato e sorpreso del perché la famiglia Bernocchi sia sempre lasciata da parte nella manifestazioni varie, quando la Coppa é intitolata al Senatore Antonio Bernocchi“.
Nicola Bernocchi, pronipote del senatore legnanese, scrive una lettera indirizzata alla città
“Cari Legnanesi, con grande tristezza vi comunico che ancora una volta I Bernocchi che hanno sempre amato la propria gente di Legnano e che hanno sempre aiutato gli altri sono stati messi da parte. Al Galà mancavano i Bernocchi quei Bernocchi che con il grande Pino Cozzi vollero la Coppa. Noi di Legnano siamo orgogliosi della Bernocchi perché, a differenza di altre classiche che pure godono di una fama maggiore, apre le porte alla vittoria di molti corridori. Bernocchi e Cozzi vollero la coppa e ognuno nel proprio campo essere nel Presente guardando al Futuro soprattutto degli Altri per diventare corridori vincenti nella vita“.
Poi Nicola Aggiunge: “Mauro Mezzanzanica, presidente Dell Unione Sportiva mi aveva invitato al Galà ma non potevo per seri problemi di famiglia, successivamente sono riuscito a liberarmi e ho richiamato Mauro confermando la mia presenza al Galà e alla Coppa Bernocchi dove avrei voluto consegnare al vincitore della Coppa Bernocchi 100 anni la Bicicletta Bernocchi Milano Classic (FOTO) realizzata dal neo futurista Luca Bestetti allievo di De Chirico della fontana del Palazzo Bernocchi Triennale Milano.
La Bicicletta Bernocchi sarebbe stata un simbolo che rappresenta i Bernocchi che sono nati da zero, si deve partire da zero come fece il Senatore Bernocchi e come tutti noi in famiglia facciamo ogni giorno cioè Pedalare in Salita per Crescere e Vincere ma Sempre Rispettando ed Aiutando chi ancora sta al inizio della propria strada. La risposta é stata non c é posto al Galà perché oramai avevi annullato la tua presenza e non puoi portare la bicicletta premio perché macchinoso gestire la cosa..
Chiaro che in un primo momento ho detto ok.. Ma con grande tristezza… Forse nessuno é al corrente che l Unione Sportiva Legnanese ha registrato il marchio Coppa Bernocchi dimenticandosi ancora una volta che Bernocchi siamo noi… E che il brand é nostro“.
Poi la stoccata: “Non verrò alla Coppa Bernocchi dei 100 anni. Già una volta il Senatore decise di andare fuori da Legnano, quando pensó al Palazzo Dell Arte che a Legnano non volevano… Il senatore e i fratelli traditi dalla loro città andarono a Milano e realizzarono il Palazzo Dell Arte Bernocchi sede della Triennale. I Bernocchi fecero donazioni all’Unione Sportiva che però nessuno ha in mente che é solo l’organizzatore. Dovranno i Bernocchi alla fine essere costretti a portare la Coppa Bernocchi a Milano o in Europa ? O ripartire con una nuova Coppa Bernocchi che rappresenti il vero senso per cui Bernocchi e Cozzi l’ avevano pensata? Perché la Coppa Cav Antonio Bernocchi é dei Legnanesi e dei Bernocchi e non Dell Unione Sportiva o del Comune di Legnano e il nome Bernocchi legato alla Coppa é brand mondiale e fino a prova contraria é della mia famiglia. L’unione Sportiva Legnanese, senza la Coppa Bernocchi quella coppa nata dalla grande amicizia tra Bernocchi e Cozzi, che cosa vale? Ringrazio invece chi nell’organizzazione di ogni edizione della Coppa Bernocchi ha messo il cuore e la fatica ma non ringrazio chi dopo la morte del caro Fedeli ha gestito l’unione Sportiva solo ed esclusivamente politicamente. Aveva ragione Fedeli quando mi aveva proposto vice presidente dell’ Unione Sportiva con l’intento di propormi come Presidente dopo la sua morte, io fui eletto vice presidente ma poi ammalato mio padre ho dovuto lasciare il posto e feci un grande sbaglio“.