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100 edizioni Coppa Bernocchi: una storia unica per Legnano

16 settembre 2018 | 08:00
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100 edizioni Coppa Bernocchi: una storia unica per Legnano

La storia favolosa della Coppa Bernocchi, un omaggio a un patrimonio della nostra Legnano

LEGNANO – La Storia è maestra di vita diceva qualcuno, la storia del ciclismo e di una gara come la Coppa intitolata al Senatore Antonio Bernocchi è memoria, cultura e perciò alle soglie delle 100 edizioni ecco per i nostri Lettori un contributo da conservare per i posteri.

Avere una competizione ciclistica capace di diventare una classica, come quelle che già si svolgevano in Piemonte, in Romagna, in Emilia e in Veneto, questo era  il sogno di Pino Cozzi (presidente dell’U.S. Legnanese che fin dagli esordi ha coltivato la passione per lo sport, con una predilezione per il ciclismo e il podismo).

Tra il sogno e la realtà si frappone però la Grande Guerra che lascerà una pesante eredità in termini di perdite e devastazioni, ma il coraggio di ricominciare ne uscirà rafforzato e nel 1919 la Bernocchi diviene realtà, anche se nella prima edizione sarà riservata ai soli corridori dilettanti.

Riguardo la nascita della Coppa, la “leggenda” narra di una proposta nata tra il serio e il faceto, quando Pino Cozzi lancia la provocazione al Senatore Antonio Bernocchi, figura ben conosciuta in città non solo per le proprie capacità imprenditoriali ma anche per le tante iniziative benefiche e filantropiche: “Se io ci metto una lira, lei ce ne mette 1000 e facciamo una corsa professionistica”. In verità Cozzi e Bernocchi non scherzavano proprio, tanto che nonostante le difficoltà del periodo post-bellico la gara prende il via, diventando anno dopo anno un appuntamento di prestigio nel panorama ciclistico italiano ed internazionale.

Proprio risalente alla storica edizione n° 1 è il documento che Vi proponiamo, con la presentazione ufficiale della Coppa Cav. Antonio Bernocchi del 20 settembre1919, sul quale appaiono i nomi dei componenti del Comitato d’Onore, tra i quali spiccano i nomi, oltre a quello di Antonio ed Andrea Bernocchi, di buona parte del mondo imprenditoriale legnanese dell’epoca.

Prima edizione del 1919

Scorrendo l’Albo d’Oro della competizione, si leggono i nomi di tanti i campioni che hanno fatto la storia del ciclismo.

Dal parabiaghese Libero Ferrario, vincitore nel 1922 e nel 1923 a Gino Bartali, trionfatore nel 1935 nell’edizione valida anche per il titolo di Campione Italiano Assoluto, che seppe a Legnano fare di meglio del suo grande avversario di sempre, Fausto Coppi, che non andò oltre il secondo posto nel 1939.

Sempre in tema di coppie di grandi avversari, non possiamo dimenticare Francesco Moser, vincitore nel 1974, e Giuseppe Saronni, che si aggiudicò le edizioni del 1980 e del 1981.

Qualche anno dopo, nel 1990, tagliò il traguardo per primo l’attuale Commissario Tecnico della Nazionale di ciclismo Davide Cassani, che anche quest’anno sarà alla Bernocchi con gli Azzurri in vista dei prossimi mondiali di Innbruck.

Altri grandi nomi presenti nell’Albo d’Oro sono quelli di Gimondi (1973), Battaglin (1978), Bontempi (1987 e 1988) e Sorensen (1989 e 1993).

Venendo ai giorni nostri, chiudiamo la carrellata di grandi campioni con Vincenzo Nibali, primo al traguardo di Legnano nel 2015.

La Coppa Bernocchi è stata gara valida per il Campionato Italiano Assoluto nel 1935, nel 1947, nel 1952, nel 1954 e nel 1956, in un’inedita versione a cronometro. In altre tre occasioni la gara legnanese è stata prova per l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia: nel 1961, nel 1976 e, l’ultima volta, nel 1984, con arrivo nel centralissimo Corso Italia, allora senza rotonde, piste ciclabili e cunette pedonali.

L’ultima vittoria, quella della 99° edizione, è andata a Sonny Colbrelli, presente anche quest’anno a Legnano, in un’edizione del centenario che meriterà senza dubbio di entrare negli annali, come è doveroso per un un compleanno tanto speciale: auguri da tutti noi Cara Signora dello Sport legnanese!