Mister Rovellini: “Giagnoni un grande tecnico del nostro calcio”

L’ex capitano e allenatore dei Lilla, ricorda la sua Serie A, con importanti considerazioni tecniche sul ruolo di centrocampista che sta tornando come ai bei tempi
LEGNANO – Abbiamo sentito Mister Massimo Rovellini al momento in ferie per una piacevole chiacchierata sul calcio italiano, ma anche soprattutto per ricordare in questo momento di lutto per il calcio nazionale, Mister Gustavo Giagnoni, scomparso ieri.
“Ho avuto Mister Giagnoni a Cagliari, un grande che mi è ha allenato a quei tempi e di cui conservo sempre un grande ricordo a livello umano e professionale: ha sempre fatto bene anche in altre piazze importanti come Torino e Milan. Faccio le mie condoglianze per questa grave scomparsa del mio ex allenatore” dice Mister Rovellini.
Al momento il tecnico legnanese è fermo: “Ho avuto delle proposte ma al momento ho preferito non accettare, infatti preferisco fermarmi e vedere ciò che verrà fuori: ho ancora dentro l’amarezza e la delusione dell’ anno scorso per il mio Legnano che ho sempre nel cuore. Ora voglio staccare un attimo. Alla fine per la vicenda dei lilla si è verificato per l’ennesima volta che avevo ragione io e ciò mi dà fastidio: è la seconda volta che un per motivo o un altro, poi finisco io per pagare per errori degli altri ma questo purtroppo a volte è il calcio, ci ho fatto il callo… dispiace solo perchè ciò che avevo detto, si è puntualmente verificato purtroppo e anche se poi il Presidente Munafò mi ha dato ragione, pur avendola alla fine io questa ragione, sono rimasto a casa io. Faccio comunque il mio grande in bocca al lupo ai Lilla e saluto calorosamente Mister Erbetta che mi ha allenato tre anni tra Verbania e Borgomanero”.
Massimo Rovellini che ha i suoi bei trascorsi in Serie A, del massimo campionato dice così: “E’ proprio bella questa A, il fatto che è arrivato Cristiano Ronaldo ha ricreato grande interesse per il calcio italiano, tanti altri campioni come Modric vogliono venire nel nostro campionato, che per fortuna sta tornando tra i più importanti e questo è un vantaggio per tutto il movimento“.
E il suo Cagliari, Mister?: “Cagliari è una piazza che mi è rimasta nel cuore, ha un giovane valido come Barella, spero faccia bene nel prossimo campionato“.
Questi Mondiali in Russia l’hanno divertita? “A me sono piaciuti, ovviamente c’è la delusione inevitabile che non ci fosse l’Italia però sono stati belli, abbiamo visto un buon gioco per quanto mi riguarda, non avendo gli Azzurri, forse li ho visti con più tranquillità e meno apprensione. E’ un insulto che la nostra Nazionale non abbia potuto partecipare, una delusione grossa per tutti noi italiani amanti del calcio e non solo“.
E questo calcio come lo giudica: “Sta tornando la prevalenza del gioco, l’importanza delle punizioni e stanno tornando i giocatori con tecniche importanti. Nel calcio è sempre importante il gesto tecnico, tempo fa si era arrivati a un punto di piattume, ora fortunatamente dopo che avevano smesso i vari Baggio, Totti e Del Piero che ti davano qualcosa in più, sta tornando il gesto tecnico perchè il calcio al di là della tattica è sempre inventiva. Il giocatore che salta l’uomo è fondamentale, se togli questo rimangono solo 11 uomini che corrono dietro il pallone e basta, invece è bello che stiano tornando i fantasisti, come i vecchi campioni che davano più lustro al calcio. Per fortuna ora è importante apprezzare anche il discorso tecnico e non solo tattico, comunque importante“.
E per il suo ruolo? “In Serie A facevo il tornante perchè ero giovane e praticamente messo lateralmente dovevo correre, poi ho fatto il centrocampista centrale, dovevo fare il gioco, qui facevo io girare la squadra, un po’ come il ruolo oggi di Pjanic. Vedo con piacere che il classico centrocampista che faceva girare la squadra, adesso sta ritornando di moda con il playmaker che prende palla e fa girare la squadra, arriva al tiro e si incarica delle punizioni, l’ inventiva ci deve essere sempre nel calcio“.
Parola di un Mister che abbiamo sempre apprezzato anche come calciatore, per la sua bravura, competenza, passione, serietà, lealtà, schiettezza e attaccamento ai colori Lilla e che ci auguriamo presto di rivedere in campo la domenica.