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Legnano, Canazza un quartiere senza più calcio

23 agosto 2018 | 15:36
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Legnano, Canazza un quartiere senza più calcio

Il rammarico dell’ex Patron Umberto Papa per la fine dell’esperienza del Canazza Sant’Erasmo

LEGNANO – Fa tristezza sapere che allo storico rione legnanese della Canazza non c’è più calcio.

Un quartiere che ha sempre dato tanto al pallone legnanese, come dimenticare la storica Canazza con i colori biancoverdi?

Anche la più recente esperienza del Canazza Sant’Erasmo non c’è più purtroppo: ha dovuto dare il titolo all’Olgiatese che è andata in Seconda Categoria.

Senza calcio siamo rimasti,  il quartiere resta senza sport, purtroppo è stato preferito piuttosto coltivare per bene un orto, piuttosto che pensare ai giovani del quartiere che facevano che sport, sono molto amareggiato della scelta della Parrocchia San Pietro” dice l’ex patron del Canazza Sant’Erasmo Umberto Papa.

La nostra Associazione  è rimasta in vita, ma è associata all’Olgiatese, sperando che si possa ritornare un giorno, che possa ritornare lo sport in Canazza. E’ un vero peccato ed all’Olgiatese faccio i migliori auguri, perchè dopo un’assenza da questa categoria da diverso tempo, hanno trovato questa occasione e intelligentemente hanno saputo approfittarne. Puntano a fare bel campionato e salire subito in Prima con una rosa competitiva, poi sarà il campo che deciderà” aggiunge Papa.

A me – prosegue il massimo dirigente del Canazza Sant’Erasmodispiace che alla Canazza siano stati buttati al vento quattro anni di lavoro per il quartiere: le ragazze sono andate alla Virtus Cantalupo e due squadre di bambini una alla Folgore e l’altra all’OLC, mentre i ragazzi della prima squadra sono stati svincolati per educazione. Questa decisione dell’anno sabbatico della parrocchia non l’ho proprio capita: avevamo anche una squadra di pallavolo iscritta al CSI. La speranza è l’ultima a morire, però la delusione e la amarezza sono grandi, se si va a vedere il campo, senza reti, l’erba è divenuta alta, ingiallita, invece l’orto con zucchine e pomodori è rigoglioso. Non è stato capito che si stava lavorando per il quartiere, per portare avanti una tradizione, anche in Contrada sono rimasti delusi. In tre anni eravamo andati in Seconda con i ragazzi ed in Eccellenza con le ragazze. E’ stato un peccato dover disperdere un patrimonio e vedere un campo che tutti ci invidiavano, ora ridotto a campo di ‘patate’…“.