
Un altro grande colpo di mercato per i milanesi
MILANO – Ci avremmo scommesso che la campagna acquisti dell’Olimpia Milano non sarebbe finita con gli acquisti dei vari Brooks, Nedovic, Della Valle e Burns.
E infatti un altro grande colpo e’ arrivato, Mike James, anche questo strappato a una diretta concorrente in Eurolega, il Panathinaikos, che si e’ dovuto arrendere alle offerte della società di patron Armani che ha offerto un contratto triennale al netto di 6 milioni di dollari che hanno indotto il giocatore a sposare il progetto voluto da coach Pianigiani.
Non ci sono dubbi, Milano vuole essere protagonista anche in Europa prendendosi quel ruolo da primadonna che in tanti anni a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’80 l’ha vista primeggiare con vittorie epiche in campo continentale guidata da grandi come Cesare Rubini per passare allo stratega Dan Peterson.
E se gli acquisti di Della Valle e Burns aggiungono ancora più qualità e soluzioni nello scacchiere milanese, quelli di Nedovic, Brooks e l’ultimo arrivo Mike James fanno capire le reali intenzioni di giocare alla pari con le varie corazzate europee come Fenerbhace, Cska e Real Madrid.
E’ infatti proprio nella competizione più importante del vecchio continente che sono emerse le notevoli differenze non tanto tecnicamente, ma sicuramente in termini di fisicità, forza fisica ed intensità di gioco che rapportati al nostro campionato evidenziano delle lacune che ci portiamo addosso da un po di anni ossia da quando il nostro campionato è diventato molto modesto per ovvi motivi di budget.
I nuovi acquisti sono del tutti mirati in quella direzione, cioè quella di migliorare quel gap che si e’ intravisto negli ultimi due anni.
Nedovic era il playmaker che mancavam non solo per le sue qualità (che sono indiscutibili ) ma sopratutto per la capacita’ di leadership e personalità che mette in campo.
Per quanto riguarda Brooks, a mio avviso sarà il giocatore barometro di questa squadra, facendo le cose giuste al momento giusto: la sua fisicità e verticalitù, uniti al saper giocare sia vicino che lontano da canestro, saranno un valore aggiunto che lo scorso anno Milano non aveva.
Mike James non ha bisogno di presentazioni: con lui si va a completare il reparto guardie, vista l’ufficialità della partenza di Guedlock direzione Cina.
Gli ultimi arrivi hanno sicuramente in comune una cosa, ossia quella di saper giocare all’interno di un sistema, cosa che con il Minimamba non era sempre possibile visto che spesso e volentieri usciva “fuori dal seminato“. Il suo addio è dovuto anche a questo, il non voler accettare un ruolo non da primattore, con delle regole ben precise per la stagione 2018/19, regole essenziali in qualsiasi sport di squadra, la base su cui si deve partire per costruire una stagione vincente.
Gianluca Cennamo