Fallimenti continui in uno scenario da incubo per il calcio di provincia
BUSTO ARSIZIO – Scade sabato 30 giugno l’iscrizione al campionato di Serie C di calcio. Le società sono tenute a versare una garanzia fideiussoria di 350.000 euro presentando un versamento immediato di 75.000 euro per quota associativa oltre agli oneri di partecipazione alle competizioni sportive.
Sono soltanto 11 i club che finora hanno regolarizzato al propria posizione in serie C con la regolare iscrizione: Giana Erminio, Piacenza, Alessandria, Pistoiese, Pontedera, Fano, Sambenedettese, Viterbese, Gubbio, Francavilla e Sicula Leonzio.
A rischio società quotate come la Reggiana: ieri era il termine per pagare gli stipendi di maggio per non incorrere in penalizzazioni nel prossimo eventuale campionato, ma i 250mila euro non sono stati versati. I contributi arretrati ammontano a 750mila euro. Il fallimento è dietro l’angolo.
A Sud troviamo un’altra società il Matera che deve fare i conti con una profonda crisi finanziaria che dura ormai da un anno, i cui effetti hanno impedito al club lucano di giocare i play off della stagione appena conclusa in serie C.
Certa la rinuncia del Pro Piacenza.
Problemi per il neopromosso Mestre che potrebbe avvalersi del paracadute riservato alle squadre professionistiche per ripartire dalla Serie D o dall’Eccellenza, anche se voci vicine alla società dicono che la squadra verrà comunque iscritta tra i pro.
Un posto in lega Pro è stato lasciato libero dal Bassano dopo la fusione con il Vicenza.