Un’Italia sperimentale si arrende al Giappone: 1-3

In campo l’ex Sab Mingardi, mentre è rimasta in panchina Alice Degradi, anche lei giallonera nell’ultima stagione
ITALIA-GIAPPONE 1-3
(25-23; 20-25; 22-25; 19-25)
ITALIA: Cambi (2), Malinov (4), Orro (ne), Berti, Fahr (2), Lubian (2), Olivotto (11), Bosetti (7), Degradi, Guerra (5), Mingardi (6), Pietrini (4), Sylla (8), Ortolani (20), Parrocchiale (L), Spirito (L ne). Allenatore: Mazzanti.
GIAPPONE: Koga (8)Iwasaka (4), Ishii (6), Shimammura (8), Tominaga (1), Okumura (4), Inoue (L), Horikawa (7), Inoue (9), Kurogo (7), Tashiro (1), Akutagawa (5), Matsumoto (ne), Yamagishi (ne). Allenatore: Nakada.
BUSTO ARSIZIO – Serata di grande volley al PalaYamamay, con l’Italia di coach Mazzanti che ha ospitato la nazionale giapponese nel primo di tre test che questa settimana vedranno le azzurre opposte alle giocatrici del Sol Levante: domani al Centro Pavesi di Milano infatti ci sarà un allenamento congiunto per le due compagini, mentre il 10 maggio si incontreranno in un nuovo test match, questa vola a Brescia.
Fra le convocate numerose giocatrici note al pubblico dell’Altomilanese, come le Farfalle Orro, Berti e Spirito, e le ex Sab Volley Legnano Mingardi e Degradi, la prima in cerca di una squadra, dopo la chiusura del sodalizio modenese, la seconda appena trasferitasi al Bisonte Firenze.
Soltanto la bresciana ha trovato posto in campo, giocando una partita discreta, come sostituta di Serena Ortolani, mentre la pavese è rimasta tutto il tempo in panchina, dato che Mazzanti ha preferito sperimentare le più giovani, come Pietrini, in banda, lasciando poi spazio a Bosetti, Sylla e Guerra, per lei dunque si profila un posto da titolare nella sfida di Brescia.
Nonostante le assenze delle giocatrici di Imoco Conegliano e Igor Gorgonzola Novara (Bonifacio, Chirichella, Danesi, Egonu e De Gennaro), impegnate fino all’ultimo con le finali Scudetto e con la Final Four di Champions League, sono arrivati segnali positivi da parte del team azzurro, in vista della Volleyball Nations League che prenderà il via il 15 maggio, con l’esordio dell’Italia contro la Turchia a Lancaster, nel Nebraska.
Le azzurre, con in campo tre Under 19 (Lubian, Pietrini e Fahr) hanno a tratti dato del filo da torcere alle giapponesi, sebbene alla lunga la maggior esperienza delle avversarie ha avuto la meglio.
PRIMO SET: 1-0 (8-6) (16-15) (25-23)
Starting six azzurro con Ortolani opposto, Malinov al palleggio, Olivotto e Lubian centrali, Guerra e Sylla in banda, Parrocchiale libero.
Parte bene questa Italia sperimentale, con Ortolani che gioca affrontando la partita come se fosse un incontro di importanza fondamentale, coadiuvata dalle brave compagne, anche se manca lucidità in fase di ricezione. Bene anche Malinov a muro, Sylla, potente da posto 4, e Guerra, che trova il +2 sul 6-4, dopo che l’avvio è stato all’insegna dell’equilibrio fra le due squadre.
Con una doppia Ortolani le azzurre vanno sul +3 (10-7) ma qui le giapponesi tirano fuori dal cilindro una grande compattezza di squadra, ribaltando il risultato (12-13). Nel mezzo però è da sottolineare la bellissima fast di Lubian, al suo primo punto in Nazionale maggiore.
E’ sempre Ortolani a suonare la carica, dopo il primo tempo di Olivotto andato a segno, così l’Italia si riprende il vantaggio (16-15), anche se il Giappone è un osso duro e comincia un tira e molla molto divertente, con le due squadre che si palleggiano il vantaggio, senza mai scappare.
Sul 18-18 dentro Cambi e Mingardi, fuori Ortolani e Malinov e l’Italia trova subito il punto, con Sylla, alla sua terza segnatura consecutiva.
Ci mette poco l’ex Sab Mingardi per iscrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori: con un bel muro spiazza l’attacco giapponese, sovrastando le avversarie imperiosamente e mettendo a terra il 21-19. Pochi scambi dopo ancora Mingardi da posto 2 spara una diagonale paurosa, che le giapponesi nemmeno vedono partire (23-20).
Nel finale di set rientra Ortolani al posto di Cambi e Mingardi cede il posto a Malinov, ristabilendo la formazione di inizio partita. Il Giappone tenta il recupero ma non riesce e alla fine deve cedere alla grinta azzurra: 25-23.
SECONDO SET: 1-1 (8-7) (12-16) (20-25)
Ancora molto equilibrato l’inizio della seconda frazione, con l’Italia che detta i ritmi della partita, grazie ad una buona fase offensiva: Sylla e Ortolani non si fanno pregare per mettere a terra punti importanti, mentre in difesa qualche errore di troppo consente al Giappone di tenersi a ruota delle azzurre (8-7), sebbene anche le ospiti commettono degli sbagli grossolani, soprattutto mandando out diverse giocate.
L’Italia sembra sulla strada giusta ma, dopo i due punti di Sylla e Guerra, si rilassa troppo, non riuscendo più a far incidere la propria caratura offensiva e concedendo troppo dietro, permettendo così al Giappone di trovare un leggero vantaggio (11-14). Le azzurre provano a reagire (12-14) ma l’out di Lubian da servizio riporta le ospiti sul +3, cui segue un altro punto per il 12-16: l’Italia deve darsi una regolata se vuole portare a casa anche il secondo parziale, ma un pasticcio difensivo regala un ace al Giappone (12-17).
La reazione arriva dalle mani, manco a dirlo, di Ortolani, potente e precisa nel ferire la difesa giapponese, poco prima era arrivato il primo tempo di Olivotto: 15-18 e giochi completamente riaperti.
Arriva il momento anche per Fahr, la centrale Under 19 che sostituisce Lubian, e confeziona subito un bel muro insieme a Ortolani, che subito dopo esce, con Malinov, cedendo il posto, come nel primo set, a Mingardi e Cambi, ma la sostanza non cambia, il Giappone ormai ha 3 punti di vantaggio e in pochi scambi riesce a fare suo il set: 20-25.
TERZO SET: 1-2 (4-8) (10-16) (22-25)
Rimane in campo Fahr per Lubian, ed entrano Bosetti e Pietrini (anche lei Under 19, all’esordio assoluto in Nazionale maggiore) per Sylla e Guerra, questa la mossa di Mazzanti per scardinare la retroguardia giapponese, ma le ospiti scappano subito sull’1-4.
La differenza di esperienza in campo permette al Giappone di prendersi un vantaggio più che consistente (4-8), con le azzurre che devono ovviamente cercare di trovare la quadratura del gioco, con questo mix di veterane ed esordienti ancora tutto da collaudare.
Cambio al palleggio, con Cambi che sostituisce Malinov, ma il Giappone pare ormai imprendibile, col punteggio che premia le ospiti (7-14), solo Ortolani riesce a tratti ad imporsi sulle avversarie, mentre rimane deficitaria la fase di ricezione. Molto positivo comunque l’impatto di Pietrini sulla partita, la giovane n.14 è entrata in campo senza paura e avrebbe trovato anche più gloria se il muro giapponese non fosse stato così in forma in questa fase della gara.
Nel momento migliore per il Giappone l’Italia trova con l’orgoglio tre punti consecutivi (Bosetti e Olivotto) che la rilanciano a -3 (14-17), uno svantaggio che adesso non sembra più irrecuperabile, che diminuisce ulteriormente con il muro di Cambi.
La verve offensiva azzurra non si ferma e anzi trova anche il pareggio, con due muri di Bosetti e una schiacciata potente di Ortolani: nulla da fare per il Giappone, che si è visto smaterializzare in poco tempo il vantaggio di 6 lunghezze costruito nel corso del set.
Fasi finali concitate, col Giappone che si riprende dal contraccolpo e ritrova il vantaggio (21-23), con Mingardi entrata al servizio per Olivotto, mossa che però non ha avuto seguito e l’ex giallonera è subito uscita per il cambio di ritorno, e le ospiti si prendono anche il terzo set.
QUARTO SET: (8-7) (13-16) (19-25)
Mazzanti riconferma lo stesso sestetto che ha finito il terzo set, con Cambi al palleggio, Fahr e Olivotto centrali, Pietrini e Bosetti in banda, Parrocchiale libero, unica differenza Mingardi per Ortolani.
La giovane Italia gioca un bel volley, anche se a volte è poco fluido e non riesce pertanto a imporsi sulle avversarie, nonostante tutto però ci si diverte e con il muro di Fahr e le schiacciate di Mingardi e Pietrini, passando per il doppio ace di Bosetti, le Azzurre ribaltano lo svantaggio (3-5) andando sul 9-7.
Per la gioia del pubblico di casa, che applaude il cambio con grande impeto, entra Beatrice Berti al posto di Fahr, garantendo maggiore esperienza e spessore sottorete.
Il Giappone torna a crederci, con l’Italia che cala d’intensità e concede qualche spazio di troppo, Mingardi alterna belle giocate e punti importanti a errori grossolani, come un out da servizio finito di molto oltre al fondo del campo, e le ospiti si prendono il 15-19.
Nulla da fare per le azzurre che non riescono a opporsi alle ospiti giapponesi, perdendo la partita 19-25, dopo una piccola rimonta firmata Bosetti.