Un cerrese nell’Olimpo del ballo: Renato Gallo Stampino si racconta






Prima ballerino, ora Giudice Federale: una vita all’insegna della danza sportiva
Lo sguardo sognante dopo oltre trent’anni di carriera, visibilmente emozionato all’idea di rispondere alle nostre domande sulla sua vita da ballerino prima, Giudice Federale poi: Renato Gallo Stampino, classe 1958, cerrese, ci ha raccontato i retroscena della sua più grande passione, la danza sportiva.
“Ho cominciato per hobby circa trent’anni fa, inizialmente non ero intenzionato a intraprendere la carriera professionistica, però allenamento dopo allenamento, gara dopo gara, ho capito che quella era la vita che faceva per me”
Una passione che non si è mai affievolita anzi, semmai si è solo rafforzata, senza mai un attimo di cedimento: “Come ho già detto, all’inizio mi volevo solo divertire, per cui la mia esperienza era limitata al ballo liscio unificato e da sala, poi sono passato alle danze standard, cioè valzer inglese, tango, slow fox-trot, valzer viennese e quick step, partecipando ai campionati italiani e a varie competizioni internazionali”
Una carriera da professionista che lo ha portato a ballare nelle più prestigiose location mondiali legate alla danza, come Blackpool, Helsinki, Stoccarda, a cui si aggiungono anche le partecipazioni ai German Open e ai World Championship .
“Una gran bella carriera – ci assicura Gallo Stampino – contornata da numerose soddisfazioni, anche se i sacrifici, quando si parla di sport, sono sempre tanti, perché per anni mi sono allenato tutti i giorni”
La più grande soddisfazione in trent’anni nel mondo del ballo?
“Ogni gara per me era una grande gioia perché, anche da professionista, ho sempre visto la danza come un hobby quindi non ho mai sentito la pressione della competizione e non mi sono mai prefissato dei risultati, penso che il divertimento sia il primo risultato che un atleta debba conseguire, e divertendosi si lavora meglio, per cui arrivi più lontano”
Dopo una lunga carriera da ballerino, è automatico il passaggio a giudice?
“Quando vivi una passione con questa intensità è ovvio che abbandonare il mondo in cui hai vissuto per anni e anni è molto difficile per cui, quando mi hanno proposto di iscrivermi ai corsi per diventare Giudice Federale, non ci ho pensato un secondo di più e ho immediatamente accettato”
Meglio la vita da ballerino o quella da giudice?
“Nessuna delle due, amavo ballare come amo ora giudicare, per me l’importante è rimanere nel mondo della danza sportiva e dare il meglio per questo sport che mi ha dato tanto nella vita. Il mio ruolo attuale mi piace – sottolinea – certo impegna molto, fra le trasferte per i Campionati Regionali, Italiani, Coppa Italia e la frequentazione dei corsi di aggiornamento organizzati dalla Federazione Italiana Danza Sportiva, necessari per mantenermi all’altezza della situazione, ma sono felice di aver intrapreso questa seconda carriera, che mi dà la possibilità di mettere al servizio degli altri tutta l’esperienza maturata da ballerino”
Come si giudica una gara di ballo?
“Guardo la tecnica, i movimenti e la postura, ma soprattutto non perdo mai d’occhio l’armonia della coppia, l’intesa fra i due partner è fondamentale, così come è importante il loro modo di ballare condividendo la pista con gli altri competitori”
Come possiamo valutare il mondo del ballo italiano?
“Devo dire che gli standard sono molto alti, certo c’è sempre da migliorare, l’obiettivo di ognuno di noi è quello di migliorarsi costantemente, ma il livello attuale è comunque già molto alto”
E un consiglio per chi volesse affacciarsi per la prima volta al mondo della danza?
“Divertitevi, ballate con il cuore e ricordatevi che non c’è età per cominciare a gareggiare”