Fisco e Sport

La distinzione tra soci e tesserati

11 maggio 2018 | 07:57
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La distinzione tra soci e tesserati

Quarto appuntamento con la nostra rubrica quindicinale dedicata alle problematiche fiscali in ambito sportivo curata dal Dott. Umberto Ceriani

Quarto appuntamento con la nostra rubrica, curata dal Dott. Umberto Ceriani, commercialista legnanese esperto di fiscalità sportiva, dedicata a tutte le società sportive che spesso hanno grandi difficoltà a districarsi nei meandri delle problematiche fiscali.

La rassegna di articoli, che ha cadenza quindicinale, illustrerà tutti gli adempimenti necessari per la costituzione di una nuova società sportiva.

L’articolo di oggi ci spiega la distinzione tra soci e tesserati.

LA DISTINZIONE TRA SOCI E TESSERATI

Uno dei primi dubbi che spesso i dirigenti degli enti sportivi si pongono è innanzitutto la differenza tra socio e tesserato e secondariamente come va gestita la fase di richiesta di iscrizione all’ente e l’aggiornamento del libro soci.

Innanzitutto precisiamo che le persone possono essere iscritte come soci dell’ente, ma non necessariamente essere anche tesserate alla Federazione a cui l’ASD è affiliata; oppure tesserarsi alla Federazione, ma non all’associazione sportiva; è anche vero però che capita con maggior frequenza la doppia iscrizione, ossia sia all’ASD che alla FSN.

La normativa prevede che le prestazioni che vengono rese a soci del vostro ente ed agli iscritti alla Federazione sportiva nazionale a cui siete affiliati siano da considerarsi decommercializzate, ossia esenti da qualsiasi imposta.

Conseguentemente l’importo che incasserete ad esempio per la partecipazione ad una competizione da voi organizzata a cui si iscriveranno numerosi atleti di altre associazioni affiliate alla vostra medesima Federazione Sportiva Nazionale godranno dei medesimi benefici fiscali, come se fossero vostri soci.

Si consiglia però in questo caso di scrivere il numero di tessera federale sulla copia della ricevuta che terrete nella vostra contabilità al fine di dimostrare che non si è trattato di un servizio reso ad un tesserato federale e non ad un terzo.

Ricordate che invece qualsiasi prestazione resa nei confronti dei terzi (ossia non soci e non tesserati) è sempre da considerarsi un’attività commerciale che si può effettuare con Partita IVA emettendo ricevuta fiscale o fattura per il servizio prestato. Conseguirà il versamento di IVA, IRES ed IRAP su tali somme incassate.

Per quanto concerne invece l’ammissione di nuovi soci la procedura prevista dal legislatore, molto probabilmente diversa da quella da voi applicata, è la seguente: l’aspirante socio compila una richiesta di iscrizione e la consegna al Consiglio Direttivo.

Quest’ultimo in una qualsiasi data successiva a quella di consegna del modulo delibererà in merito all’approvazione delle richieste pervenute in quel periodo.

Solo in seguito all’accettazione della richiesta di iscrizione e la trascrizione del nominativo nel Libro Soci, la persona potrà essere considerata socio a tutti gli effetti.

Non è possibile compilare la richiesta di iscrizione e contestualmente versare la quota associativa e partecipare alle attività dell’ente, ciò a garanzia delle possibilità che le associazioni accolgano o respingano le richieste che giungono trattandosi di un ente privato a carattere non commerciale.

Se una persona dovesse invece versare la quota associativa e al tempo stesso ad esempio pagare anche per un corso sarebbe un’operazione irregolare sanzionata in caso di verifica.

Nel caso in cui l’aspirante socio sia minorenne la richiesta dovrà essere compilata e firmata da parte del genitore, ma il vostro socio che dovrete riportare a Libro Soci sarà il ragazzo/a e non il genitore ovviamente anche se sarà lui a sottoscrivere il modulo.

Tenete quindi conto che la delibera del Direttivo è obbligatoria prima di incassare qualsiasi somma a qualsiasi titolo, altrimenti vi trovereste di fronte ad una prestazione resa nei confronti dei terzi e quindi assoggettata ad imposte.

La modulistica che quindi dovete predisporre è:

– Richiesta di iscrizione (sia per maggiorenni che per minorenni)
– Ricevuta per incasso della quota associativa (sempre esente da marca da bollo)
– Libro soci aggiornato periodicamente diviso per ogni anno sociale

Dott. Umberto Ceriani

Studio Ceriani

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