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Dialogo alla scoperta del nuovo Mister dei Lilla Manzo (parte prima)

25 giugno 2019 | 17:25
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Dialogo alla scoperta del nuovo Mister dei Lilla Manzo (parte prima)

Sport Legnano intervista il nuovo allenatore dell’A.C. Legnano

LEGNANO – E’ estate, è tempo di cambiamenti, programmazioni e così anche nel calcio come insegna la serie A non sono mancati avvincendamenti come nel caso della Juventus con Sarri, al Milan con Giampaolo, all’Inter con Conte e alla Roma con Fonseca, mentre il solo Napoli è rimasto ancorato ad Ancellotti

Anche il Legnano ha deciso di affidarsi a una nuova guida tecnica dopo comunque l’ottimo lavoro di Mister Fiorito, è arrivato Mister Vincenzo Manzo, che chi ha frequentato i campi della D, ha imparato a conoscere sulla panchina del Chieri, avversario dei Lilla anche in quella quarta serie che speriamo possa vedere il ritorno del Legnano a metà del prossimo mese dopo il ripescaggio.

Intanto Mister Manzo prima di calarsi appieno nel lavoro, si gode qualche giorno di vacanza ma il calcio è la sua passione oltre che il lavoro e non si sottrae in questo dialogo a parlarne a 360° per la gioia dei tifosi lilla che vogliono conoscerne la personalità e le idee.

Cosa ricorda di Legnano-Chieri (2-4 del 25 settembre 2016) dell’allora campionato di Serie D?

Quando sono venuto a Legnano da voi mi aveva impressionato il pubblico, la piazza, che si vede che non è da D ma di categoria superiore, dal punto di vista dell’ atmosfera e dell’ ambiente, visto che la Società è stata di Lega Pro e qui a volte non c’è nemmeno un pubblico del genere al seguito… Tifosi così ti fanno sentire in una realtà importante, ciò è fuori di discussione: chi vive di calcio come noi, in realtà vivei molto di emozioni, il campo è un’emozione, la gara e ciò che fai per arrivarci e durante. Avere un tifo come quello lilla, di una piazza che ha fatto calcio vero, è stimolante“.

Ha conosciuto qualche giocatore dei Lilla in carriera?

Del Legnano arrivò un blocco di ragazzi quando ero al Novara, ricordo Bianchi, Branca e ragazzi che arrivarono con Massola, li ho avuti negli allievi nazionali…“.

In che ruolo ha giocato nella Primavera della Juve?

Da centrocampista, playmaker“.

Che allenatori ha avuto?

Quando io ero alla Juve c’erano il Trap, poi Maifredi , ancora il Trap, poi Lippi, ho fatto le giovanili con Cuccureddu e Maggiora e un anno in prima squadra con Trap e Lippi“.

Che cosa ha ricevuto come insegnamento da questi Mister?

Questi allenatori, profili altissimi, sono dei veri Maestri magari con caratteri diversi: Trapattoni più un un papà, un ‘sanguigno’, uno sempre sul pezzo, molto dentro ciò si faceva dall’ allenamento alla partita, Lippi un grande gestore del gruppo , bravi entrambi con grande personalità. Noi giovani quando andavamo su in prima squadra, era come andare all’università del calcio, sempre una grande esperienza, che te la porti dentro, sempre come un grande bagaglio nella tua carriera professionale“.

(fine prima parte – continua…)